INQUINAMENTO LUMINOSO
E' stato firmato ieri al Planetario di Roma il primo protocollo d'intesa, a livello internazionale, volto a ridurre l'inquinamento luminoso e i consumi energetici legati all'illuminazione esterna.
L'iniziativa si svolge nell'ambito della XV Giornata nazionale sull'inquinamento luminoso promossa dall'International Dark Sky Association e si configura come il primo protocollo d'intesa stilato tra studiosi, appassionati del cielo e rappresentanti della produzione di settore.
Il Gruppo Astrofili Pleiadi, al cui sito vi rimando, a proposito dell'inquinamento luminoso, dice "i raggi luminosi (fotoni od onde elettromagnetiche) emessi dalle fonti luminose artificiali quali: i lampioni stradali, le torri faro, i globi, le insegne, ecc., diretti verso il cielo, danno luogo all'inquinamento luminoso, cioè alla rottura dell'equilibrio naturale luce/buio".
Il fascino delle luci notturne espresso, in particolar modo da città quali Las Vegas, New York, Londra o l'attuale Shanghai, le ha fatte diventare città cult, ma sono portatrici di un elevato inquinamento luminoso. Anche le tante grandi e piccole città del nostro Paese e del mondo intero, secondo gli studiosi, sono illuminate in malo modo.
E' stato calcolato che il 30 - 35% della luce emessa dagli impianti cittadini punti direttamente verso il cielo, non tenendo conto, tra l'altro, che proprio di notte potrebbe essere risparmiata un poco di energia.
Oltreciò, l'illuminazione notturna rende impossibile l’osservazione delle stelle e altera il comportamento degli uccelli ed i bioritmi delle piante. Poi, aggiunge un sensibile aumento del quantitativo di anidride carbonica immesso nell’atmosfera causato dai maggiori consumi.
Per la giornata di sabato, cioè oggi, gruppi astrofili, osservatori e planetari organizzeranno in tutta Italia conferenze e osservazioni al telescopio aperte al pubblico. Previsto anche, in alcune piazze, lo spegnimento simbolico delle luci. Le iniziative serviranno a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dell’inquinamento luminoso, risolvibile attraverso una progettazione più razionale degli impianti di illuminazione estarna e l’impiego di sistemi ad alta efficienza energetica.
Al Planetario di Roma , a seguito dell'avvenimento, lo staff scientifico presenta lo spettacolo "Cieli perduti", seguito poi, sul piazzale del Planetario, da osservazioni del cielo binocoli e telescopi.Fonte: Luciano Vecchi
|