"Hey You" di Madonna, è l'inno ufficiale di Live Earth
Live Earth, la più grande maratona nella storia del rock, voluta dall'ex vice presidente degli Stati Uniti Al Gore, paladino della lotta ai cambiamenti climatici (peccato non abbia cominciato col farlo quando era al tavolo di comando), sta attraversando il mondo intero per sensibilizzare governi e popoli sui rischi del riscaldamento globale (global warming).
Le prime note del mega concerto sono state intonate da alcuni aborigeni a Sidney, nello stadio del cricket di Moore Park, in uno spettacolo durato ben 10 ore. In un messaggio teletrasmesso, Al Gore ha esortato gli australiani, il cui governo non ha ratificato il Protocollo di Kyoto, ad essere ''parte della soluzione'' alla crisi climatica, poichè è giunto il momento di curare il pianeta.
E con la consapevolezza di dover dare l'esempio alle milioni di persone che li stanno vedendo in diretta, i 50 mila presenti sono usciti dallo stadio di Moore Park e subito si sono avvalsi dei raccoglitori per la raccolta differenziata, liberandosi della montagna di rifiuti accumulata durante il concerto.
Un buon inizio, non c'è che dire: non sarebbe male cominciare col farlo anche in Italia sin dal prossimo campionato di calcio!
Dopo Sidney, la staffetta musicale continua incessante e si trasferisce a Tokyo, dove ad aprire le danze ci pensa la rock band giapponese dei Rize. Poi in ordine, toccherà a Shanghai, Johannesburg, Amburgo, Londra, Rio de Janeiro, New York e Washington...
Coinvolta anche una base britannica nell'Antartide, dove gli effetti del surriscaldamento globale sono ben visibili: dalla base si esibirà un'inedita band composta da due ingegneri, un meteorologo e un biologo.
Live Earth è stato concepito per parlare del cambiamento climatico, poichè la legge e la politica si muovono lentamente.
Il futuro del pianeta non è una questione politica ma morale.
Dice Al Gore: "Per tutti noi si tratta della sopravvivenza dei nostri figli, della possibilità di godere di questo meraviglioso pianeta. Al momento si scaricano nell'aria ogni giorno 70 milioni di tonnellate di sostanze inquinanti: è immorale, dobbiamo cambiare, perchè così, dicono gli scienziati, non si può andare avanti. Si sta rovinando l'equilibrio climatico della Terra. E' una questione di responsabilità nei confronti delle generazioni future e anche se le soluzioni non possono prescindere dal sistema politico, confermo che si tratta realmente di una questione morale".