08/11/2016 global warming  
Al via la Conferenza sul clima di Marrakech

In un momento in cui, in varie parti del mondo, si è reso più evidente il clima estremo - qui da noi i cambiamenti climatici stanno entrando in scena nell'area mediterranea anche con tornado, di certo meno violenti di quelli che devastano l'America ma sempre molto pericolosi - a Marrakech prende il via la Conferenza internazionale sul clima organizzata dalle Nazioni Unit, che chiuderà i battenti il 18 di questo mese.

Proprio accanto al Palazzo Reale di Marrakech si trova il COP22 Village, una piatta distesa di tende ed hangar organizzati intorno ad un grande viale fiancheggiato da palme e vaghe sculture dadaiste. Tutto è ancora pacifico in quanto siamo al primo giorno della Conferenza annuale sul clima, un anno dopo il drammatico Cop21 di Parigi, tenutosi nei giorni a seguire dell'attacco terroristico al Bataclan e c'è poca gente. Tuttavia, gli organizzatori si aspettano oltre 30.000 partecipanti nelle due settimane della conferenza.

L'accordo di Parigi sul clima, entrato in vigore il 4 novembre, è avvenuto più velocemente di quanto molti si aspettavano. Oltre 190 paesi hanno deciso di adottare misure per ridurre le emissioni e oltre 90 paesi hanno ratificato l'accordo nel corso dell'anno passato. In confronto, il Protocollo di Kyoto ha necessitato di otto anni per prendere piede.

Il compito dell'incontro di Marrakech, chiamato la sessione 22 della Conferenza delle Parti (COP22), ai sensi della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), consisterà nel mettere a punto una serie di questioni procedurali in discussione in relazione all'aspetto attuazione dell'accordo di Parigi. I negoziatori climatici riconvocati a Marrakech, consapevoli che il vero lavoro della convenzione di Parigi inizia adesso, dovranno stabilire i processi per rendere operativo proprio l'accordo parigino e trasformarlo in provvedimenti legislativi per ridurre le emissioni di gas serra, incrementare l'efficienza energetica e le energie rinnovabili.

Di recente l'accordo di Parigi è stato bocciato dall'Unep, l'ufficio delle Nazioni Unite per l'Ambiente, in quanto si ritiene non sarà sufficiente a contenere l'aumento della temperatura globale in questo secolo entro i 2 gradi.




Immagine: cop22-marrakech.com


Fonte: redazione
 

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